Note sul testo
Un tema molto dibattuto e studiato negli ultimi anni come quello delle migrazioni, se viene affrontato relativamente allo spazio adriatico assume un profilo specifico. Da tale constatazione deriva la scelta di adottare una prospettiva di lungo periodo, per verificare se e in quali termini quel bacino sia stato una barriera o si sia tramutato in zona di interscambi profondi di culture, pratiche e saperi veicolati attraverso le persone che lo attraversavano. Nei saggi che compongono il volume l’accento è stato posto sui protagonisti delle migrazioni, sulle dinamiche che hanno accompagnato il loro spostamento e sui luoghi di partenza e di arrivo. L’Adriatico fa da sfondo e il riconfigurarsi continuo dell’assetto politico degli Stati sulle sue rive è chiave di lettura essenziale per comprendere i flussi di esseri umani. Il profilo culturale e politico dell’area in questione, infatti, ha condizionato sempre la migrazione: in età moderna per la presenza della Repubblica di Venezia e dell’Impero ottomano, in età risorgimentale per congiungere due penisole interessate da processi di costruzione degli Stati nazionali, durante la Guerra Fredda perché segnava il limite tra sfera di influenza occidentale, sfera dei non allineati e blocco orientale, negli ultimi trent’anni come rotta privilegiata dalle comunità dei Balcani occidentali per il passaggio verso l’Unione Europea.
Note sugli Autori
Emanuela Costantini è ricercatrice confermata in Storia contemporanea presso il Dipartimento di Lettere dell’Università degli studi di Perugia. I suoi principali temi di ricerca riguardano i processi di costruzione dello Stato nazionale nell’area balcanica. Tra le sue pubblicazioni principali i due volumi La capitale immaginata. L’evoluzione di Bucarest nella fase di costruzione e consolidamento dello Stato nazionale romeno (1830-1940) (Rubbettino, 2016) e Nae Ionescu, Mircea Eliade, Emil Cioran. L’antiliberalismo nazionalista alla periferia d’Europa (Morlacchi, 2005).
Paolo Raspadori è ricercatore confermato in Storia contemporanea presso il Dipartimento di Lettere dell’Università degli studi di Perugia. Si occupa da anni di storia del lavoro e dell’impresa industriale in Italia. Ha pubblicato svariati saggi e articoli in volumi e su riviste nazionali e internazionali, nonché una monografia sui lavoratori dell’acciaieria di Terni nel primo quindicennio del XX secolo (Ancona, 2001), una sui dipendenti di hotel e ristoranti italiani tra la fine dell’Ottocento e la metà del Novecento (Soveria Mannelli, 2014) e un’altra sull’economia umbra durante la Grande guerra (Foligno, 2018; in collaborazione con Renato Covino e Marco Venanzi). È membro del Comitato di redazione di «Proposte e ricerche» e del Direttivo della Società italiana di storia del lavoro (Sislav).
Sommario
Emanuela Costantini e Paolo Raspadori, Introduzione
Fabio Fatichenti, La rotta balcanica nell’Europa dei nuovi muri
Antonio Violante, Perasto, da avamposto della frontiera veneziana a centro turistico adriatico
Titolo
Migranti di ieri e di oggi
Sottotitolo
Movimenti di popolazione tra le due sponde dell’Adriatico in età moderna e contemporanea
Autori
Emanuela Costantini, Paolo Raspadori (a cura di)
Pagine
182
Anno di edizione
2021
Editore
EUM Edizioni Università di Macerata
Collana
Quaderni monografici di Proposte e ricerche
Supporto
Cartaceo
Formato
Brossura
ISBN
978-88-6056-722-2
Prezzo
20.00
Supporto
Digitale
Formato
E-ISBN
978-88-6056-723-9
Condizioni di vendita
Open Access