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Polizia e democrazia
11/11/2016
di Michele Turazza, Polizia e democrazia, n. 173, luglio-settembre 2016
Nove racconti, scritti in anni diversi, compongono le “Variazioni straniere” di Adrián Bravi, argentino d’origine e marchigiano d’adozione, bibliotecario presso l’Università degli Studi di Macerata. Il filo rosso che lega i suoi scritti è uno dei temi più d’attualità, che affonda però le sue radici fin dalla comparsa dell’uomo sulla Terra: il suo essere migrante, costantemente in viaggio, in fuga da qualcosa o alla ricerca di qualcos’altro. “Ad ogni modo qui in frontiera per ora il lavoro non manca, perché la maggior parte degli slavi che arriva in stazione viene arruolata per la costruzione del grande muro che divide il paese dal resto del mondo. Sia verso nord che verso sud hanno cominciato ad alzare una grossa barriera protettiva che segue tutta la linea verticale del confine. Non si sa bene da cosa si debbano proteggere…”.;