Che cos’è l’arte? Come facciamo a distinguere un’opera d’arte da un artefatto o da un evento di altro genere? Queste domande, che hanno da sempre accompagnato la riflessione filosofica, sono divenute ancor più urgenti nel Novecento, a seguito degli sconvolgimenti generati dalle Avanguardie. A farsi carico del problema della definizione dell’arte sono stati soprattutto i filosofi analitici di area anglo-americana, i quali a partire dalla metà del secolo scorso si sono intensamente confrontati su questo tema. Tra le vie che da allora sono state tracciate, il presente volume prende in esame quelle più recenti e meno battute, per approdare alla necessità di un recupero del legame privilegiato che l’arte storicamente intrattiene con le nozioni di piacere estetico e bellezza formale, opportunamente rivisitate e approfondite.
Note sull'autore
Filippo Focosi è docente a contratto presso l’Università di Macerata. Dottore di ricerca in Estetica e Teoria delle Arti, collabora stabilmente alla rivista «Aisthesis». I suoi principali ambiti di ricerca comprendono l’estetica analitica del Novecento e l’empirismo inglese del Settecento. Ha curato (insieme a Fabrizio Desideri) e tradotto, per Aesthetica Ed., una raccolta di saggi del filosofo americano Jerrold Levinson.
Titolo
Dalla storia all'opera
Sottotitolo
Nuovi percorsi verso la definizione dell'arte
Autori
Focosi Filippo
Pagine
316
Anno di edizione
2012
Editore
EUM Edizioni Università di Macerata
Collana
Monografie fuori collana
Supporto
Cartaceo
Formato
Brossura
ISBN
978-88-6056-314-9
Prezzo
17.00