Diario dalla fisionomia ambivalente quello di Elisabetta Bruti Liberati. Da un lato, «scrittura di viaggio» attenta alla descrizione minuziosa di luoghi, cose, usanze, dall’altro, testo che partecipa della natura degli ego-documenti e come tale usato qui per cogliere la fisionomia e l’habitus mentale, altrimenti inafferrabile della gentildonna, che non è alla ricerca di libertà nell’altrove. Ella si muove con due uomini al fianco a fini di conoscenza e di svago e scopre un “mondo nuovo”, radicalmente diverso dal suo, e non solo per il progresso della vita materiale (l’acqua corrente nelle case, per esempio), ma per usi e costumi: l’educazione dei ragazzi in Inghilterra, il ruolo diverso delle donne nel mondo del lavoro in Francia e Inghilterra, l’attitudine al rispetto delle regole in Prussia. Così il viaggio diventa un continuo, implicito confronto tra l’ambiente della Marca e l’Europa, che rafforza in Elisabetta la percezione della propria identità come “italiana” e come donna che registra l’alterità, apprezzandola, ma, si direbbe, è appagata dall’essere la donna che è.
Note
In copertina: James Pollard, Trafalgar Square (Denver, Berger Collection)
Indice
Abbreviazioni
Giambattista Bruti Liberati
Elisabetta Ricci
Il viaggio
Criteri di edizione
Diario di Elisabetta Bruti Liberati in viaggio per Londra (1851)
Preambolo
Appendice
Lettere
Immagini
Indice analitico dei nomi
Titolo
Dalle Marche all’Europa. Il Diario di Elisabetta Bruti Liberati in viaggio per Londra (1851)
Autori
Donatella Fioretti
Pagine
267
Anno di edizione
2017
Editore
EUM Edizioni Università di Macerata
Collana
Monografie fuori collana
Supporto
Cartaceo
Formato
Brossura
ISBN
978-88-6056-536-5
Prezzo
24.00