FURTO E MERCATO NELLA STORIA OCCIDENTALE

Settimo: non rubare. I confini tra il furto e il non furto appaiono in questo momento storico, nella crisi che stiamo attraversando, assolutamente incerti e indeterminati. La lectio – con la quale Paolo Prodi ha inaugurato l’a.a. 2008-2009 della Scuola di Studi Superiori Giacomo Leopardi – indaga il peso avuto dal settimo comandamento e cerca di capire se e come è cambiata la sua applicazione concreta nella vita quotidiana nel corso dei secoli, in relazione alla nascita e allo sviluppo del mercato occidentale.

Dopo gli studi in Scienze Politiche presso l’Università Cattolica di Milano e il perfezionamento presso l’Università di Bonn, Paolo Prodi ha insegnato storia moderna negli Atenei di Trento (di cui è stato Rettore), Roma La Sapienza e Bologna (di cui è professore emerito). Nel 1973 ha fondato con Hubert Jedin l’Istituto storico italo-germanico di Trento. Membro dell’Accademia Austriaca delle Scienze e dell’Accademia Nazionale dei Lincei, Presidente della Giunta Storica Nazionale, nel 2007 è stato insignito del Premio Alexander von Humboldt. È autore di studi fondamentali sulla storia del Concilio di Trento e delle strutture ecclesiastiche in Europa e sui grandi concetti della storia costituzionale dell’Occidente. Tra i suoi molti lavori, tradotti in inglese, francese, tedesco, spagnolo e portoghese, ricordiamo Il Sovrano Pontefice. Un corpo e due anime: la monarchia papale nella prima età moderna, Il Mulino, 1982; Il sacramento del potere. Il giuramento politico nella storia costituzionale dell’Occidente, Il Mulino, 1992; Disciplina dell’anima, disciplina del corpo e disciplina della società fra Medioevo ed Età moderna, a cura di P. Prodi, Il Mulino, 1994; Il concilio di Trento e il moderno, a cura di P. Prodi e W. Reinhard, Il Mulino, 1996; Una storia della giustizia. Dal pluralismo dei fori al moderno dualismo tra coscienza e diritto, Il Mulino, 2000; Settimo non rubare. Furto e mercato nella storia dell’Occidente, Il Mulino, 2009.