Analizzando le fasi cd. “domestiche” dell’integrazione comunitaria, la ricerca ripercorre le tappe che hanno segnato il cammino delle Comunità europee che, fondate da soli sei Stati, si sono trasformate in un’Unione a ventisette. L’esigenza di conoscere le modalità con cui le Costituzioni nazionali affidano ai Parlamenti la conferma della volontà degli esecutivi di cedere o trasferire competenze statali ad organizzazioni sovranazionali è stata senza dubbio rafforzata dall’esito negativo dei referendum sul “Trattato che istituisce una costituzione per l’Europa” nel 2005.
Una riflessione sulle procedure costituzionali con cui vengono ratificati i trattati europei può non perdere d’attualità se è vero che la storia delle Comunità, dopo i primi vent’anni, è stata caratterizzata da una evoluzione giuridica continua in cui la fine dei procedimenti di ratifica di un trattato modificativo coincideva con l’avvio dei lavori preparatori di una successiva revisione e che, all’inverso, le disposizioni costituzionali sono tendenzialmente “rigide”. La memoria storica delle vicende o vicissitudini dei trattati e la conoscenza delle disposizioni che attualmente ne regolano la procedura potranno contribuire ad affrontare con maggiore consapevolezza la questione costituzionale europea, qualora essa sia stata dal recente trattato di Lisbona solo derubricata e non definitivamente accantonata.
Paola Tacchi è ricercatore di Diritto costituzionale nell’Università di Macerata. Tra le sue pubblicazioni più recenti: I diritti di libertà nella Costituzione vivente, Napoli, Esselibri, 2003; La protezione degli animali in Europa. (Esseri senzienti da tutelare o soggetti pericolosi?), Macerata, eum, 2007.
Titolo
I procedimenti di ratifica dei trattati europei nelle Costituzioni nazionali
Autori
Tacchi Paola
Pagine
180
Anno di edizione
2008
Editore
EUM Edizioni Università di Macerata
Collana
Monografie fuori collana
Supporto
Cartaceo
Formato
Brossura
ISBN
978-88-6056-129-9
Prezzo
12.50