La questione del rapporto uno-molti e delle sue aporie e il dualismo tra l’elemento democratico della sovranità popolare e quello costituzionale della rappresentanza sembrano attraversare l’intera riflessione sartriana e, segnatamente, le pagine della Critique de la raison dialectique. In esse l’istituzione palesa il conflitto, senza sintesi possibile, tra l’individuale e il comune impedendo di poter compiutamente pensare l’architettura della Repubblica. L’esaltazione della fase incandescente del tumulto e delle capacità di décollement del soggetto dalle paludi della serialità porta con sé una costante svalutazione dell’elemento statico dato dalla rappresentanza e di ogni altra forma di ipostatizzazione della soggettività. È dunque il tema della libertà, intesa più come necessità ontologica che come idea regolatrice, ad essere al centro delle preoccupazioni dell’autore francese e a configurare la sua ipotesi di una democrazia in perenne tumulto.
Note sull'autore
Ginaluca Vagnarelli è dottore di ricerca in Teoria del diritto e della Politica e docente a contratto di Filosofia Politica nella Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Macerata. I suoi temi di ricerca riguardano la filosofia francese del Novecento con particolare attenzione all’opera di Sartre e di Foucault. È attualmente post-doc presso l’Unité de recherche en philosophie politique et philosophie critique des normes dell’Università di Liegi.
Titolo
La democrazia tumultuaria
Sottotitolo
Sulla filosofia politica di Jean-Paul Sartre
Autori
Vagnarelli Gianluca
Pagine
208
Anno di edizione
2010
Editore
EUM Edizioni Università di Macerata
Collana
Monografie fuori collana
Supporto
Cartaceo
Formato
Brossura
ISBN
978-88-6056-237-1
Prezzo
8.00