Note sul testo
Il libro, apparso recentemente in lingua tedesca (Wien, Krammer, 2013), presenta per la prima volta al pubblico italiano una panoramica delle ricerche di psicologia dello sviluppo, realizzate nell’ambito della scuola della Gestalt nel periodo 1921-1975. Questo indirizzo di studio si affianca così a quelli classici europei di matrice psicoanalitica, piagetiana e vygotskiana. Le numerose ricerche presentate dimostrano la fecondità della teoria della Gestalt come dottrina metodologica, il cui approccio fenomenologico-sperimentale ha precorso molti temi, tuttora attuali, come lo sviluppo della coscienza di sé, l’imitazione mimica precoce, l’organizzazione percettiva in epoca prescolare, le differenze individuali precoci, ed altri ancora, con risultati che trovano importanti applicazioni anche in ambito educativo e didattico.
Note sull'autore
Anna Arfelli Galli, nata a Ravenna nel 1933, è laureata in Medicina e specializzata in Malattie nervose e mentali all’Università di Bologna. Già durante gli studi medici, sotto la guida di Renzo Canestrari, si è interessata alla psicologia dei primi anni di vita. Seguendo l’approccio gestaltico, ha svolto ricerche sullo sviluppo della percezione visiva in età prescolare e scolare. Dal 1971 ha insegnato Psicologia dello sviluppo all’Università di Macerata, dapprima come libero docente poi come professore ordinario. Si è occupata a lungo dei problemi evolutivi dei soggetti in situazioni particolari e della formazione degli insegnanti; in quest’ultimo settore, ha organizzato un laboratorio interattivo secondo le concezioni della scuola di Lewin e della Tavistok Clinic. Nel 2004 ha organizzato il Centro di ricerca in Psicologia dello sviluppo e dell’educazione, che ha diretto fino al 2012.
Indice
Introduzione
Capitolo primo. Lo sviluppo come progressiva organizzazione di strutture. Il pensiero di Kurt Koffka
1. Lo sviluppo come progressiva organizzazione di strutture
2. L’osservazione del comportamento infantile secondo i principi della Gestalt
3. Considerazioni conclusive
Capitolo secondo. Lo sviluppo della percezione. Problemi di metodo
1. Helene Frank e la costanza di grandezza nei bambini
2. Joseph Becker e la percezione tattilo-motoria
Capitolo terzo. La psicologia dello sviluppo di Kurt Lewin
1. La teoria evolutiva
2. La sperimentazione
3. Le ricerche della serie Untersuchungen zur Handlung – und Affektpsychologie
4. L’eredità di Lewin
Capitolo quarto. Eino Kaila e la percezione del volto umano nel lattante
1. Impostazione del problema
2. Le reazioni al volto umano del lattante di tre mesi
3. Il problema dell’imitazione mimica
4. Il dibattito con Charlotte Bühler
5. I risultati di Kaila nel contesto delle conoscenze attuali
Capitolo quinto. Le ricerche di Richard Meili e dei suoi collaboratori
1. I primi lavori sulla percezione infantile
2. Le ricerche sullo sviluppo del carattere
3. La rilevanza attuale delle ricerche di Meili
4. I collaboratori di Richard Meili
Capitolo sesto. Kurt Gottschaldt e la psicodiagnostica
1. L’orientamento gestaltico nella diagnosi psicologica
2. Lo sviluppo della collaborazione fra bambini di 3 e 7 anni
3. La psicologia del gruppo-Noi
4. Considerazioni conclusive
Capitolo settimo. La psicologia dello sviluppo nella visione sistemica di Wolfgang Metzger
1. L’Io e il Noi
2. Il mondo fenomenico e il suo sviluppo
3. Lo sviluppo della conoscenza
4. Lo sviluppo della percezione figurale
5. Psicologia per l’educazione
6. Considerazioni conclusive
Capitolo ottavo. La scuola di Münster
1. Lo sviluppo percettivo
2. Le prime fasi dello sviluppo della persona
3. Lo sviluppo della motivazione
4. Problemi educativi e didattici
Per concludere
Bibliografia
Indice dei nomi
Titolo
La psicologia evolutiva nella scuola della Gestalt
Sottotitolo
Le ricerche in area tedesca nel periodo 1921-1975
Autori
Arfelli Galli Anna
Pagine
190
Anno di edizione
2013
Editore
EUM Edizioni Università di Macerata
Collana
Monografie fuori collana
Supporto
Cartaceo
Formato
Brossura
ISBN
978-88-6056-370-5
Prezzo
16.00