Ci sono alcune parole, come “io”, “tu”, “ora”, “qui”, “questo” o “quello”, che occupano un posto speciale nei dibattiti interni all’odierna filosofia analitica del linguaggio. Si tratta degli indicali, che i filosofi indagano ad almeno due livelli. Al primo livello ci si occupa di costruire una generale teoria del riferimento e del significato degli indicali in grado di descrivere il loro funzionamento. Il secondo livello di indagine è motivato dall’idea che lo studio degli indicali possa chiarire complesse questioni come la prospettiva di prima persona, il senso del sé e la coscienza. In questo volume l’autrice propone una teoria del riferimento indicale basata sulla nozione di salienza percettiva che offre una prospettiva su entrambi i livelli di indagine. Il modello di salienza descrive il meccanismo sotteso all’uso degli indicali sfruttando i contributi della filosofia del linguaggio e della psicologia. L’intersoggettività dei significati espressi dagli enunciati indicali è garantita dal ruolo che il modello affida alla salienza e dalla originale nozione di contesto percettivo, inteso come la zona di accesso percettivo di tutti gli interlocutori impegnati in un evento comunicativo.
Nevia Dolcini (Ph.D.) è titolare di una borsa di ricerca post-dottorato e docente a contratto di Filosofia del Linguaggio e Teoria e Tecnica dei Linguaggi presso l’Università di Macerata. I suoi principali interessi riguardano la filosofia del linguaggio, la filosofia della mente e la filosofia della psicologia.
Titolo
Le parole e i sensi
Sottotitolo
Una teoria degli indicali basata sulla percezione
Autori
Dolcini Nevia
Pagine
196
Anno di edizione
2009
Editore
EUM Edizioni Università di Macerata
Collana
Monografie fuori collana
Supporto
Cartaceo
Formato
Brossura
ISBN
978-88-6056-173-2
Prezzo
10.00