cronachemaceratesi.it 19/05/2013
di Alessandro Feliziani
Intercettare la voglia di leggere. E’ questo l’obiettivo del settore editoriale che continua a fare i conti con la crisi economica generale. Al Salone internazionale del libro (26^ edizione), in corso a Torino fino a domani, il numero degli espositori non ha raggiunto i valori del passato, ma il pubblico è addirittura aumentato e sono sempre di più i giovani a frequentare i tre grandi padiglioni del Lingotto e le diverse sale convegni. A notarlo è anche Francesca Chiappa, una giovane imprenditrice di Matelica che proprio in questi anni di crisi economica ha saputo far crescere la casa editrice da lei diretta, Hacca, pubblicando una decina di nuovi libri ogni anno. Oggi il catalogo dalla casa editrice matelicese conta una sessantina di titoli, tra narrativa italiana e straniera, ma anche saggi. "La crisi del nostro settore e’ pesante – dice la direttrice editoriale di Hacca – ma notiamo una forte voglia di leggere che non si traduce interamente in acquisto di libri. Quindi dobbiamo andare incontro alle esigenze del potenziale lettore; esigenze che non sono esclusivamente di carattere economico, come si potrebbe pensare, ma sono soprattutto di ricerca di qualità. E in questo – aggiunge Francesca Chiappa – noi piccole case editrici siamo favorite dal contatto più diretto con le librerie indipendenti e attraverso esse con i lettori". Anche nell’editoria, quindi, sembra funzionare meglio il mercato con "filiera corta", che bada più alla qualità del prodotto libro e meno alle “mode”.
Al Salone di Torino la casa editrice Hacca di Matelica ha presentato quattro novità, tra cui la riedizione critica di una saggio del ’59 dell’ex ministro Francesco Compagna, "I terroni in città". Un saggio che affronta il tema dell’abbandono della campagna da parte dei contadini e l’emigrazione dal sud al nord Italia. Il volume fa parte della collana "Novento.0", con cui la Hacca di Matelica ripropone testi che ancora sanno parlare della contemporaneità. Le altre novità, tutte di narrativa, sono "Confessioni a Tanacu" della rumena Tatiana Nicolescu Brau, che ha ispirato il film "Oltre le colline", premiato lo scorso anno a Cannes, "Antonia" di Mirella Joly e "L’anno di vento e sabbia" di Roberto Delogu.
Altra casa editrice maceratese presente al Salone con un proprio stand è Quodlibet, che festeggia quest’anno i venti anni d’attività. Il catalogo, diretto da Stefano Verdicchio, comprende libri di filosofia, saggistica e letteratura. A Torino, Quodlibet presenta anche una nuova collana, "Racconti di viaggio", i cui volumi sono un mix di foto e testi curati da importanti fotografi e noti scrittori. Il primo titolo pubblicato è "Un altro viaggio in Etiopia" di cui sono autori Vincenzo Latronico e il fotografo Armin Linke. È già in preparazione il secondo titolo della collana, dedicato alla Grecia. Tra i saggi che la casa editrice maceratese presieduta da Gino Giometti ha presentato come novità al Salone di Torino figurano "Una stanza all’Einaudi", scritto a quattro mani da Luca Baranelli e Francesco Cianfaloni, due editor che negli anni Sessanta lavorarono alla casa editrice torinese e un volume di Eugenio Gazzola sulle vicende storico-artistiche del dipinto di Raffaello "La Madonna Sistina". Nel settore narrativa Quodlibet propone come novità "Fatti d’altri tempi" del russo Saltykov Scedrin e "Scritti di impegno incivile" di Ugo Cornia. Per la poesia èuscito di recente "Due fettine di salame" di Giovanni Previdi.
Due presenze maceratesi importanti al Salone di Torino sono quelle delle Eli di Recanati e delle Eum-Edizioni Università di Macerata. La prima, specializzata nel settore dell’editoria scolastica, sia manualistica, sia di narrativa italiana e straniera , ricopre un ruolo di rilievo anche sotto il punto di vista economico ed occupazionale per il territorio. La seconda rappresenta un’eccellenza culturale unica nel suo genere nell’ambito accademico delle Marche e tra le poche in Italia. L’Eum, presieduta dall’attuale prorettore dell’ateneo macerate, Rosa Marisa Borraccini, ha raggiunto in pochi anni quasi duecento titoli in catalogo, frutto di attivita’ di studio dei docenti e dei giovani ricercatori. A Torino ha esposto parte della produzione nello stand dell’Univerity Press ed ha presentato due titoli nello spazio che la Regione Marche ha messo a disposizioni degli editori marchigiani. In particolare sono stati presentati "La storia di Nabucco" di Carlo Scheggia con illustrazioni di Francesco Giustozzi edito da Eum in collaborazione con Esserci Comunicazione e "Paolo Volponi: lessico dell’immagine" a cura di Marcello Verdenelli e Giampaolo Vincenzi.
Dicevamo della Regione Marche. Lo spazio allestito vicino all’ingresso del padiglione 2 del Lingotto ha svolto un ruolo di fondamentale supporto a favore dei piccoli editori marchigiani non presenti a Torino con un loro autonomo stand ed anche di promozione per importanti iniziative culturali del nostro territorio. Nella giornata di sabato, ad esempio, con la partecipazione dell’assessore regionale Pietro Marcolini, è stato illustrato il progetto "Macerata Racconta, festa del libro". Ne hanno parlato l’assessore comunale Stefania Monteverde e Giorgio Pietrani dell’associazione ConTesto.
Prima e dopo la rassegna maceratese l’assessore Marcolini ha introdotto la presentazione di numerosi libri, tra cui quelli della maceratese Lucia Tancredi, “La vita privata di Giulia Schucht” (Ev editrice), dei giornalisti Rai, Giancarlo Trapanese, "La giusta scelta" e Francsca Alfonsi, "Cattiverie obbligatorie", entrambi editi da Italic Pequod. Inoltre, "Lo spettacolo dal vivo", a cura di Renato Pasqualetti (Il Lavoro editoriale) e "Il paesaggio dell’eccellenza" con Alessandro Carlorosi e Marco Montemaggi (Tecnostampa).
Molta curiosità ha destato nello stand delle Marche, l’angolo dell’Antica Bottega Amanuense di Recanati, dove Enrico Ragni (in arte Malleus) ha scritto su pergamena, con pennino ed inchiostro, il nome degli ospiti. tra questi anche il noto magistrato Gian Carlo Caselli. Per i maceratesi che hanno visitato il Salone di Torino una sorpresa è stata trovare, in un piccolo stand del padiglione 3, l’Associazione di Storia Contemporanea che ha sede in via Burocchi a Macerata. Pochi la conoscono. È nata nel 2011 con il proposito di promuovere attività di studio e di ricerca storica riguardanti prevalentemente le Marche e favorire la riflessione critica sulla memoria storica. Tra i volumi esposti al Salone: il primo numero di Storia delle Marche in età contemporanea, Le Marche e l’Unita’ d’Italia e il recente successo dell’altra casa editrice maceratese, Liberilibri, "Dieci donne", scritto dal docente universitario Marco Severini, che dell’Associazione di Storia Contemporanea è attualmente presidente. Anche questo libro è stato presentato nello spazio incontri dello stand delle Marche.
Questo fervore di autori ed editori maceratesi si è inserito bene nello spirito del Salone di Torino che quest’anno ha avuto per tema "Dove osano le idee". Di idee, nuove e di qualità, gli autori e gli editori maceratesi dimostrano di averne e questo non può che far bene all’intero settore dell’editoria (2.225 case editrici, 32mila addetti e 3 miliardi e mezzo di giro d’affari) che a livello generale ha chiuso il 2012 con un calo del 7,8% e un altro segno negativo del 4,4% nel primo quadrimestre di quest’anno. Va meglio, invece, l’editoria per ragazzi (+4%) e il settore dell’ebook. La moda del libro elettronico (sara’ il futuro?) contagia tutti i grandi editori. Negli ultimi mesi, infatti, il 46% delle novità librarie hanno avuto accanto all’edizione cartacea anche una versione da leggere con i nuovi strumenti elettronici.