Alessandria
22/06/2016
di Renato Gendre, Alessandria, Rivista di glottologia, 8-2014, p. 243

Il cosí detto Calendario runico di Bologna, che si trova nel Museo Civico Medievale della città, è un manufatto costituito da otto tavolette di legno (cent. 7,8 x 12,7) dotate di due fori su uno dei lati maggiori allo scopo di poter essere legate con qualche tipo di cordicella al fine di formare una rimbok, ‘libro del computo’, un calendario perpetuo cristiano (fondato sull’anno giuliano) portatile cioè, come lo definisce C. Cucina, un piccolo strumento cronologico da tasca! Sei tavolette infatti, riportano, scolpite e incise su ciascuna delle due facce, elementi iconici (parte superiore) e dati grafici e numerici di ogni mese (parte inferiore) mentre le rimanenti due invece, che riportano composizioni figurative a scopo decorativo, fungono da copertina. Di questo documento, noto fin dal 1841 (cfr. L. Frati, Di un calendario runico nella Pontificia Università di Bologna, Bologna) mancava una indagine scientifica a tutto campo, attenta a “tutte le sue implicazioni grafico-computistiche e strutturali” (p. 9). A questa situazione ha sopperito C. Cucina che, dopo una serie di articoli ha offerto alla comunità scientifica questo ampio e denso lavoro, ottimo sotto tutti i punti di vista. Il volume, che si apre con una Introduzione (p. 9-13) seguita da una serie di capitoli (I. Il calendario nel Medioevo nordico: considerazioni preliminari sui tratti originali e sulla evoluzione del computo del tempo in Scandinavia, pp. 15-41; II. Computo del tempo e rune: la diffusione del calendario perpetuo nel Nord, pp. 43-74; III. Origine e fortuna dei runstavar, pp. 75-97; IV. Calendari runici e contesto europeo, pp. 99-131; V. I libri ‘runici’ del computo, pp. 133-211; VI. Le feste dei santi: tratti iconici e di culto sulle tavolette dei mesi, pp. 213-261, si chiude con le Conclusioni, pp. 263-274, la Bibliografia, pp. 275-289, le Tavole, pp. 291-320 e gli Indici (delle figure, delle tabelle, delle tavole fuori testo, dei calendari e dei manoscritti, degli autori e dei testi antichi fino all’età proto moderna, degli autori moderni), pp. 323-341.;

Riferito a

Libri runici del computo

Cucina Carla
Year: 2013
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