Polizia e democrazia
06/11/2019
di Michele Turazza, Libri sullo scaffale, Polizia e democrazia, Numero 195, Ottobre 2019

“Nel fascismo, la finzione prese il posto della realtà, diventando essa stessa realtà per i fascisti”. Hannah Arendt lo definisce il regime della menzogna assoluta, con mostruosi effetti politici; per Agnes Heller il regime presentava una sola verità, quella ideologica, “radicata nel razzismo, nella tradizione delle guerre coloniali e del genocidio”. La rigorosa analisi storica condotta dall’Autore consente di aggiungere un tassello allo studio delle relazioni tra storia, memoria, falsificazione e conoscenza, come si sono manifestate nelle teorie fasciste dell’Io, contrapposte alla psicanalisi: “I fascisti volevano dunque mettere da parte la ragione e tornare al pregiudizio, promulgavano una forma di pensiero che rappresentava l’antitesi della ragione”.
Federico Finchelstein, dopo aver conseguito il dottorato presso la Cornell University, insegna Storia presso la New School for Social Research di New York, nella quale dirige il Janey Program in Latin American Studies.;

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