A quasi cento anni dalla pubblicazione dei Canti Orfici (1914), la poesia di Campana dimostra una forza come poche altre del panorama italiano novecentesco. A renderla così esemplare, è soprattutto la straordinaria cifra stilistica in cui quella poesia si è dispiegata, assorbendo sensibilità, atmosfere, fonti letterarie, spunti artistici che l’hanno resa pressoché unica nel suo genere. Un fine e attento lettore ed estimatore di Campana come Montale ha parlato di poesia «in fuga». Il volume approfondisce percorsi (di carattere linguistico, tematico, culturale, allargando l’obiettivo anche alla cultura russa di primo Novecento) che dimostrano la validità del giudizio critico montaliano, là dove i Canti Orfici sono davvero una poesia «infuga» (proprio nella continua ricerca di un tratto stilistico assolutamente originale), ma dove in quella «fuga» si disegna una vasta rete culturale e letteraria di grande respiro europeo. Poesia, dunque, «europea musicale colorita», per riprendere una felice affermazione di Dino, per troppo lungo tempo liquidata dalla critica come una delle sue tante «fantasie», fatta al dott. Carlo Pariani quando già il poeta si trovava rinchiuso nel cronicario fiorentino di Castel Pulci. In quella frase (da leggersi come una bruciante dichiarazione di poetica) i vari studiosi che hanno partecipato alle giornate di studio si sono pienamente riconosciuti, facendo vedere tutta la moderna attualità di quella «poesia europea musicale colorita».
Titolo
Dino Campana «una poesia europea musicale colorita»
Autori
Verdenelli Marcello (a cura di)
Pagine
323
Anno di edizione
2007
Editore
EUM Edizioni Università di Macerata
Collana
Monografie fuori collana
Supporto
Cartaceo
Formato
Brossura
ISBN
978-88-6056-039-1
Prezzo
20.00