Il pensiero democratico sorto con la Rivoluzione francese non ha saputo erigere argini adeguati alle derive autoritarie ma, contrariamente a quanto si è creduto, mise a fuoco precocemente i rischi del dispotismo democratico, senza attendere gli sviluppi del pensiero liberale. In particolare, tra Prima e Seconda Repubblica, fu il periodico riemergere in Francia del mito della democrazia diretta a suscitare in alcuni pensatori di parte democratica un radicale rifiuto delle derive plebiscitarie innescate dagli appelli al popolo e a produrre articolate strategie politico-costituzionali per disinnescarle. Da Rousseau ai Giacobini, da Babeuf ai teorici della législation directe, la cultura "direttista" assume volti diversi, ma trova in critici come Condorcet, Blanc e Proudhon confutazioni e controanalisi che configurano risposte tipicamente democratiche al problema del dispotismo delle maggioranz
Titolo
Dispotismo democratico e autocoscienza della rivoluzione. Percorsi di ricerca
Autori
Gabriele Magrin
Pagine
158
Anno di edizione
2024
Editore
EUM Edizioni Università di Macerata
Collana
Biblioteca del Giornale di Storia costituzionale
Supporto
Cartaceo
Formato
Brossura
ISBN
978-88-6056-942-4
Prezzo
16.00
Supporto
Digitale
Formato
E-ISBN
978-88-6056-943-1
Condizioni di vendita
Open Access