Le Conversazioni del vento volatore rappresentano una delle tappe più significative della teoria letteraria di Gianni Celati. Nelle riflessioni dello scrittore il dato testuale prende le sembianze di una materia e di un’entità fluida e ventosa, volatrice, che concepisce lo scrivere come esposizione all’Aperto dello spazio, vagabondaggio e perpetua ricerca, fuoriuscita del soggetto dai perimetri psicologici dell’io, connessione con il mondo collettivo e sovrapersonale delle fantasticazioni. Il compito della letteratura è quello di innescare processi visionari e liberare la scrittura dalle strettoie realistiche e dagli schemi narrativi per attingere alle fonti di una naturalezza primordiale del racconto.
Andrea Rondini insegna Forme della comunicazione letteraria presso il Dipartimento di Scienze Politiche, della Comunicazione e delle Relazioni Internazionali presso l'Università degli Studi di Macerata. Si occupa prevalentemente di Primo Levi e di narrativa contemporanea. Il suo ultimo libro è Anche il cielo brucia. Primo Levi e il giornalismo, Macerata, Quodlibet, 2012.
Indice
Premessa. La letteratura fluida
Capitolo primo. La letteratura collettiva
Capitolo secondo. La letteratura naturale e antiletteraria
Capitolo terzo. La letteratura e l’assenza di senso
Capitolo quarto. La letteratura visionaria
Bibliografia
Titolo
Gianni Celati e la teoria letteraria del vento volatore
Autori
Rondini Andrea
Pagine
141
Anno di edizione
2013
Editore
EUM Edizioni Università di Macerata
Collana
Monografie fuori collana
Supporto
Cartaceo
Formato
Brossura
ISBN
978-88-6056-366-8
Prezzo
17.00