POESIE II

Note sul testo
Uno dei pensieri che più sono in grado di rallegrare chi insegna, ma in generale chiunque, è sapere che da qualche parte, negli anfratti del mondo, esistono dei giovani che scrivono e che scrivono poesie. Un fatto non scontato di per sé e soprattutto nel mondo contemporaneo, con i suoi imperativi tecnologici della velocità e dell'immediatezza, con i linguaggi brevi e rapidissimi del digitale, che rappresentano da un lato una superlativa risorsa comunicativa e culturale ma che potrebbero dall'altro travolgere la pensosità, la lentezza malinconica, l'assillo rimuginativo del poeta.
Tratti comuni dei componimenti qui presentati sono proprio, pur nell'originalità di ogni singola pronuncia, un accentuato rovello psicologico, una forte carica introspettiva, una ricerca di rapporti profondi; l'area mentale, sempre in travaglio, del soggetto, non trova, se non nel ricordo, interlocutori salvifici o propizi. Si potrebbe additare un correlativo oggettivo di tale condizione nel mare, molto presente in questi versi, il compagno muto ma anche il confidente delle inquiete dinamiche interiori che le quattro voci riunite in queste pagine hanno affidato alla parola poetica. (Andrea Rondini)

Note sugli autori
Benedetta Dui è iscritta al corso di laurea magistrale in Filologia classica; Marina Matija è laureanda in Scienze della comunicazione; Giada Mirabella ha conseguito la laurea magistrale in Giurisprudenza; Elena Santilli è dottoranda in Filologia classica e in Studi Filologici, Linguistici e Letterari.

Indice
Io me stessa sono essere, Introduzione di Andrea Rondini

La Musa e la poetessa di Benedetta Dui
Avvertenza
Dal buio
Distratta
Sera di nebbia
Finalmente la sera
Mattina
Litigio tra due poesie
Cari nonni
Di cuore
San Silvestro
Neve nuova
Illusione o realtà
All’opera
Malata la memoria
Vigilia di nozze
Semplice come bere un bicchiere di Vita