Finalmente tradotto anche in Italia l’intrigante volume di Nuria Amat IL LADRO DI LIBRI E ALTRE BIBLIOMANIE
Il Giornale di Brescia, lunedì 26 settembre 2016
Nel 1836 sulla Gazette des Tribunaux apparve, in forma anonima, una vicenda che si pretendeva realmente accaduta e riguardava un libraio di Barcellona di nome Don Vincente, colpevole di alcuni omicidi commessi per procacciarsi libri di straordinaria rarità. La vicenda, a lungo ritenuta vera, ispirò di lì a poco un delizioso racconto del giovane Flaubert dal titolo, appunto, «Bibliomania». Racconta di Giacomo, un libraio ex monaco, che viene accusato di aver ucciso un collega e altre due persone per mettere le mani su una preziosissima Bibbia a stampa che riteneva essere esemplare unico.
Appartengono di diritto a questo filone, sebbene la bibliomania non raggiunga qui esiti tanto perniciosi, i quattro racconti che fanno parte del più ampio e intrigante «Il ladro di libri e altre bibliomanie» della spagnola Nuria Amat, pubblicato nel 1988 («El ladrón de libros») ma solo di recente apparso in traduzione italiana a cura di Nuria Pérez Vicente ed Eleonora Luzi per la casa editrice Eum dell’Università di Macerata (158 pagine, 15 euro). Nell’opera, la cui traduzione italiana avrebbe certamente accolto con gioia Umberto Eco, convivono, con raffinato equilibrio condito da una buona dose di ironia, le riflessioni della bibliofila che giocava col fratello nell’immensa biblioteca paterna, della bambina precoce collezionista di messali, della scrittrice che intesse «un libro sul libro», della bibliotecaria che riflette sull’ordine bibliografico, della studiosa infine che ragiona sul futuro del libro dopo l’avvento delle nuove tecnologie.
Ma si torni, come detto, al tema centrale dell’amore passionale per i libri, declinato nella forma più assoluta e patologica. Col titolo «Diagnosi della malattia, quattro casi di bibliomani e una bibliografia» Nuria Amat offre al lettore altrettanti esempi di bibliomania. In apertura la vicenda di lord James Spencer, possessore di una superba collezione di esemplari rarissimi se non unici, capace di lanciare tra le fiamme un libro a lungo inseguito e per il quale non aveva esitato a sborsare una cifra spropositata solo per assicurarsi, con tale gesto strampalato, che la copia già in suo possesso restasse così davvero l’unica conosciuta. Protagonista dell’ultimo delizioso racconto breve è invece una coppia composta, manco a dirlo, da due irriducibili bibliomani, le cui vicissitudini matrimoniali dipendono proprio dai libri. ;
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