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Historia Constitucional
28/10/2020
"La forma di governo introdotta in Italia dall’art. 2 dello Statuto albertino (monarchia rappresentativa) è stata oggetto di numerosi studi, così come è stato ampiamente indagato il fenomeno e la natura della rappresentanza politico-costituzionale della seconda metà dell’800. Come noto, il campo dell’osservazione e dell’interpretazione di questo, come di altri, sistemi politici è spesso caratterizzato da una duplice polarità, talvolta attratta da una, pur irrinunciabile, esigenza di analisi dei dati normativi e, altre volte, riversa sulla effettività delle dinamiche istituzionali che, di fatto, conferiscono sia sostanza che “forma” ad un dato governo. Ciò malgrado è sempre opportuno domandarsi se le chiavi concettuali così come l’uso di rigide categorie giuridiche riferite ad un preciso periodo storico, ma enucleate ex post, siano pienamente esplicative dei processi sottesi alle varie opzioni politico-istituzionali affermatesi e, se e quanto, le stesse risultino rispettose del reale “spirito” del tempo. Il pregio di questo lavoro monografico, che tenta di conferire contenuto organico all’espressione “governo rappresentativo”, consiste nell’aver posto criticamente il problema dell’interazione tra la forma del regime monarchico-costituzionale e il ruolo svolto dai mezzi di comunicazione ai fini della sua legittimazione, ovvero del rapporto tra la fissità del dato normativo e il veicolo tramite il quale tale dato ha trovato adesione e acquisito sempre crescente pervasività..."
di Vincenzo Lorubbio, Historia Constitucional, ISSN 1576-4729, n. 21, 2020. http://www.historiaconstitucional.com, págs. 885-888;