Leggere:tutti
30/09/2016
Di Valentina Tonolo, Leggere: tutti, n. 104, giugno 2016, p. 46

Variazioni straniere è una raccolta di nove racconti scritti e pubblicati in tempi diversi in varie riviste e antologie.
Un libro di piccole dimensioni e di novanta pagine, potrebbe sembrare esile, ma in realtà non può non lasciare il segno per originalità e acuta ironia.
Le storie pur drammatiche sono narrate con uno stile preciso, pulito e sviluppate con una struttura mai scontata. Quando si scorre un buon libro come questo si ha la sensazione che leggere non sia una perdita di tempo, ma la possibilità di recuperarlo nella scoperta di mondi che l’autore ci mette a disposizione.
“L’uomo in fondo resta sempre un animale migrante, no?” Dice, in un racconto, Remigio sposato a Buenos Aires con Joaquina, indigena adottata che decide di morire nella terra dei guanachi tra le impronte dei suoi antenati. Vedovo dopo sessant’anni di vita anche Remigio sceglie dove morire. Ritorna dalla sorella a Recanati, affrontando la lunga traversata.
Migranti sono la maggior parte dei protagonisti. Migranti tra migranti, che strappano o vengono strappati dalla terra d’origine per andare incontro alla speranza di un destino favorevole che spesso si trasforma in tutt’altro.
Franco a quattro mesi, insieme alla famiglia, arriva con la nave in un quartiere malfamato di Buenos Aires e a cinquantacinque anni ritorna in Italia malato di cuore e poi ancora riprende la nave per ritornare in Argentina. È proprio la nave dunque ad accompagnarlo da un Continente all’altro, in età diverse, diventando la sua dimora passeggera, che lo ospiterà anche nel giorno della morte.
Giuseppe “che parla” da morto, ucciso dalla moglie, sceglie di raccontare gli ultimi mesi della sua vita, in prossimità dei novant’anni, per ricordare la badante ucraina, Irina, quella che gli ha tenuto le mani e accarezzato il volto mentre arrivava l’ambulanza per ricoverarlo.
Liberio settantaduenne, senza reagire troppo, accoglie in un’atmosfera surreale una donna dall’età indefinibile, polacca, che dice di essere sua figlia.
Ogni storia fa contemporaneamente sorridere e rabbrividire per i fatti narrati come se l’autore mostrasse la vita senza accusarla mai di essere ingiusta, come se tutti i migranti non la respingessero per risentimento, ma la accogliessero per non saper fare altro. Un’attenzione particolare va all’ultimo racconto, breve, ma prezioso.

Il sito di Leggere: tutti http://www.leggeretutti.net/;

Riferito a

Variazioni straniere

Bravi Adrián N.
Anno: 2015
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