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l’immaginazione
14/12/2017
di Antonio Prete, l’immaginazione, Il divano, 301, settembre-ottobre 2017, p. 38
“Adrian Bravi, narratore di fantasioso umore e di elegante affabulazione, argentino fino a ventiquattro anni, poi italiano, ha scritto un libro dal bel titolo, La gelosia delle lingue (eum: edizioni università macerata). È un saggio insieme denso e disteso, che sa raccogliere le tante questioni odierne e passate sulla lingua, sulle lingue, per farle rifiorire in una narrazione affabile, piana e savia. L’esperienza del vivere tra due lingue e l’oscillazione mentale e insieme linguistica tra punti d’osservazione diversi definiscono la tessitura di fondo sulla quale trascorrono le domande su che cosa vuol dire “stare tra le lingue”, sul carattere “ospitale” di una lingua, sui rapporti tra multilinguismo e scrittura, tra posizionamento geografico-linguistico e stile. Citazione e rievocazioni di casi relativi ai tanti scrittori che hanno vissuto analoghe esperienze si inanellano in un filo che insieme è racconto e saggio, autobiografia linguistica e teoria”.;
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