monograph
Open Access

IL PATRIMONIO STORICO-EDUCATIVO COME FONTE PER LA PUBLIC HISTORY OF EDUCATION. TRA BUONE PRATICHE E NUOVE PROSPETTIVE

Anna Ascenzi, Gianfranco Bandini, Carla Ghizzoni (edited by)
Anno di edizione: 2024
Editore:
Descrizione

Note sul testo
Il volume raccoglie i saggi presentati durante il terzo Congresso della Società Italiana per lo Studio del Patrimonio Storico-Educativo (SIPSE), che si è svolto presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano il 14 e 15 dicembre del 2023. I contributi qui presentati muovono tutti dalla volontà di applicare l’approccio della Public History al patrimonio storico-educativo. Il testo si articola in tre sezioni: nella prima sono avanzate riflessioni di carattere teorico e metodologico sul tema, nella seconda sono presentate esperienze didattiche e attività sul territorio, mentre la terza si sofferma sull’analisi e la narrazione delle fonti. Nel loro complesso i contributi avanzano prospettive di analisi, proposte di lavoro, progetti realizzati e da realizzare, che restituiscono uno spaccato estremamente ricco e significativo delle molteplici possibilità di esplorazione, narrazione e restituzione del patrimonio storico-educativo. Il valore aggiunto è dato proprio dalla chiave di lettura della Public History, che consente di uscire dai confini angusti dell’Accademia per stabilire un dialogo vivo e partecipe con le diverse anime della società, nell’interesse di una prospettiva di valorizzazione del patrimonio storico-educativo, quanto più possibile ampia e inclusiva.

Note sugli autori
Anna Ascenzi è professore ordinario di Storia dell’educazione e della letteratura per l’infanzia presso il Dipartimento di Scienze della formazione, dei beni culturali e del turismo dell’Università degli Studi di Macerata. È al suo secondo mandato di presidenza della Società Italiana per lo Studio del Patrimonio Storico-Educativo (SIPSE). Ha pubblicato diversi volumi e contributi sulla storia della didattica disciplinare e dei libri di testo, sui processi di costruzione dell’identità nazionale e della cittadinanza tra Otto e Novecento, sulla letteratura giovanile nell’Italia unita e sul patrimonio storico-educativo.

Gianfranco Bandini è professore ordinario di Storia della Pedagogia presso il Dipartimento di Formazione, Lingue, Intercultura, Letterature e Psicologia dell’Università degli Studi di Firenze. È Vicepresidente della SIPSE dal 2021 e autore di numerosi saggi e volumi inerenti alle tematiche pedagogiche ed educative Otto-Novecentesche in chiave storico-sociale, con particolare attenzione alla riflessione metodologico storiografica e alla documentazione di tipo digitale. Negli ultimi anni ha avviato studi e iniziative sulla Public History in ambito educativo e sulle minoranze educative. Dirige, insieme a Stefano Olivero e Pamela Giorgi, la collana Public history of education, Teorie, esperienze, strumenti,  presso Firenze University Press.

Carla Ghizzoni è professore ordinario di Storia delle istituzioni educative presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Tra i soci fondatori della SIPSE, è autrice di numerosi saggi e monografie attinenti alla storia della scuola e dell’educazione con particolare riferimento alla preparazione culturale e professionale dei maestri fra Otto e Novecento, all’associazionismo professionale degli insegnanti elementari, all’educazione femminile, alla formazione al lavoro, alle iniziative educative promosse dal cattolicesimo fra XIX e XX secolo.

Indice
Anna Ascenzi, Gianfranco Bandini, Carla Ghizzoni, Il patrimonio storico-educativo come fonte per la Public History of Education. Tra buone pratiche e nuove prospettive. Introduzione

Prima sezione. Il patrimonio storico-educativo come fonte per la Public History of Education: riflessioni teoriche e metodologiche

Susanna Barsotti, Chiara Lepri, Raccontare la storia. Percorsi e poetiche attraverso la letteratura per l’infanzia
Luca Bravi, La Public History of Education come racconto di cittadinanze multiple. Tre esperienze tra memorie pubbliche e private
Monica Dati, Public History e biblioteche pubbliche: corrispondenze, pratiche ed opportunità per valorizzare il patrimonio storico-educativo
Inés Dussel, Mirando más allá y más acá del aula como espacio pedagógico. Para una historia material de las prácticas educativas
Noemi Fiorito, La letteratura per l’infanzia come fonte alternativa: possibilità di analisi storica attraverso le riscritture e gli adattamenti
Giorgia Masoni, Anouk Darme-Xu, Emmanuelle Vollenweider, Alice Spreafico, How to Set Up a Digital Public History of Education? A Methodological Reflection Based on Research on the History of Literature Teaching in Switzerland
Serge Noiret, Public History (of Education) and Applied History Manifestos’ 2011-2023
Silvia Pacelli, La letteratura per l’infanzia come fonte per la ricostruzione della storia dell’inclusione scolastica dei disabili in Italia
Nicole Panzera, Maria Donatella Lettino, Tra le carte polverose. L’archivio scolastic dell’istituto comprensivo “F. D’Ovidio” di Campobasso tra storia e didattica
Wolfgang Sahlfeld, Rossana Falcade, I “reperti” delle pratiche possono aiutare a entrare in contatto con le didattiche disciplinari?
Franca Zuccoli, L’esperienza dell’Archivio storico dell’Associazione Opera Pizzigoni: un modo diverso di vivere la storia

Seconda sezione. Il patrimonio storico-educativo come fonte per la Public History of Education: esperienze didattiche e attività sul territorio

María Lourdes Alcalá Ibáñez, José Luis Castán Esteban,La Casa de la Cultura y el Instituto de Estudios Turolenses (1948-1962)
Annemarie Augschöll Blasbichler, Sarah Zannini, Il caffè narrativo. La Public History dell’educazione altoatesina in azione
Gianfranco Bandini, Sabrina Rasom, L’anima dei luoghi: la dialettica tra patrimonio materiale e immateriale nelle valli ladine
Bernardo Barra, Valorizzazione delle fonti, narrazione storica e percorsi di cittadinanza nell’esperienza della Casa del Sole, la scuola all’aperto del parco Trotter in Milano
Francesca Borruso, Pratiche ermeneutiche del patrimonio storico-educativo. L’esperienza di un laboratorio di Public History realizzato dal MuSEd con gli insegnanti della città Metropolitana
Cristina Cenedella, Un caso di divulgazione storica attraverso la memoria collettiva: il progetto pluriennale del Museo Martinitt e Stelline con i licei milanesi
Anna Consiglio, L’archivio partecipato, tra ricostruzione delle fonti e memoria collettiva: “La Tanzi nella storia d’Italia” (1799-2011) – un caso di studio
Michela D’Alessio, Andar per scuole tra le montagne della Basilicata. Un laboratorio nomade tra le scuole rurali e le storie dei maestri nel Pollino
Mirella D’Ascenzo, Il patrimonio storico-educativo come fonte per la ricerca, la didattica e la Public History of Education: riflessioni a partire dal progetto del Centenario dell’Asilo Sacro Cuore di Borgo Panigale a Bologna
Barbara De Serio, Vittoria Bosna, Fare storia fuori dalla Storia: un modello di Public History tra teoria e buone prassi
Marianna Di Rosa, Stefano Oliviero, Educazione al patrimonio culturale con la Public History. Un progetto multidisciplinare
Carla Ghizzoni, Renata Bressanelli, Il Museo «Pasquali Agazzi» (Mu.P.A.) di Brescia tra conservazione e condivisione di una tradizione educativa
Rocco Labriola, Per un percorso di valorizzazione del patrimonio storico-educativo all’Istituto Comprensivo “G. Fortunato” di Picerno (Pz). Attività e prospettive
Roberta Madoi, Dall’archivio di una scuola elementare alla memoria di una comunità: un’esperienza di cittadinanza attiva
Chiara Martinelli, Un’evoluzione silente. La mentalità docente nelle memorie educative
Juri Meda, Maria Cristina Morandini, Francesca Davida Pizzigoni, I piccoli musei della scuola dell’arco alpino tra iniziative di storia pubblica e promozione dell’identità locale
Carlos Menguiano-Rodríguez, Francisca Comas-Rubí, Patrimonio archivístico e historia pública: crónica de una experiencia
Sergi Moll Bagur, Marc Depaepe, Historia pública y digital: una experiencia en torno al patrimonio histórico-educativo
Rossella Mortellaro, Plant blindness e proposte educative a partire dal materiale Pizzigoni dell’Archivio didattico Lombardo-Radice del MuSEd – Museo della Scuola e dell’Educazione “Mauro Laeng” di Roma
Lucia Paciaroni, Gli archivi scolastici in classe. Un laboratorio alla scuola primaria per ricostruire la storia della scuola attraverso i registri dell’insegnante
Patrizia Palmieri, The history of welfare dairy nannies in narratives, bridges between memories and generative reflection
Carmen Sanchidrián Blanco, Paula Buján García, Nieves Vallejo Ortega, María Belén Díaz Molina, La promoción de la Historia Pública desde dos colegios malagueños: Conocerse a sí mismos y darse a conocer
Evelina Scaglia, “Dar voce ai maestri per formare nuovi maestri”: una proposta di Public History fra fonti orali e biografie magistrali
Gabriella Seveso, Ricerca e valorizzazione del patrimonio storico-educativo: il caso del carteggio inedito Montessori-Borromeo presso l’Asilo di Oreno
Nicola Tenerelli, Alessandro Barca, The visit to the War Memorial in Bari. Learning History as direct memory

Terza sezione. Il patrimonio storico-educativo come fonte per la Public History of Education: analisi e narrazione delle fonti

Rossella Andreassi, Valeria Viola, La rappresentazione del patrimonio storico scolastico attraverso la voce dei maestri
Anna Ascenzi, Elisabetta Patrizi, School books exhibition. The historical collection of the G. Leopardi boarding school library in Macerata
Alberto Barausse, Le relazioni degli ispettori come fonte utile per un’inedita narrativa della materialità scolastica nell’Italia meridionale: il caso del Molise (1861-1898)
Paolo Bianchini, Francesco Pongiluppi, La rappresentazione della formazione degli italiani all’estero nelle esposizioni universali come fonte per la Public History of Education
Marta Brunelli, Fabio Targhetta, Allestire e comunicare il patrimonio storico-educativo, tra Public History of Education e Cultural Accessibility: il caso del nuovo MUDESC di Macerata
Lorenzo Cantatore, Simone di Biasio, Luca Silvestri, La Public History of Education del MuSEd. Tre casi di studio del territorio romano: fotografie, quaderni scolastici e albi illustrati
Rosaria Capobianco, L’educazione del popolo nella Public History of Education: istruire con i Catechismi repubblicani durante la Repubblica napoletana del 1799
Luca Comerio, I registri dell’Archivio Storico della scuola all’aperto “Casa del Sole” di Milano (1956-1963) come base per una riflessione con docenti e dirigenti
Paola Dal Toso, La costituzione del Centro Documentazione Agesci
Anna Debè, Luca Des Dorides, Tra parole e immagini: la valorizzazione del patrimonio  toricoe-ducativo al Pio Istituto dei Sordi di Milano
Domenico Francesco Antonio Elia, Public History e memoria coloniale: la lunga ombra di Graziani. Dalla scuola fascista alla Repubblica
Maria Filomia, L’istituzione del primo nido a gestione comunale nel territorio del Comune di Foligno
Manuele Gianfrancesco, Gli archivi scolastici e le leggi antiebraiche del 1938: una ricognizione tra buone pratiche e nuove prospettive di ricerca
Martine Gilsoul, I diari di Irene Bernasconi: memorie di una vita faticosa nell’Agro romano (1915-1919)
Pamela Giorgi, Irene Zoppi, Lo straniero di carta: analisi di un fondo bibliografico scolastico
Chiara Grassi, Il cibo nella vita dell’uomo. Alimentazione: cultura e storia
Cristina Gumirato, “La parola ai bambini”: voci d’infanzia dall’archivio storico dell’Internationale Jugendbibliothek (IJB)
Claudia Matrella, L’“Istituto Addolorata” tra Citizen e Public History
Ilaria Mattioni, Thomas Pololi, Il quaderno di scuola: un efficace strumento di Public History of Education
Chiara Meta, “Vogliamo il pane e anche le rose”. L’esperienza del Coordinamento donne FLM, tra emancipazione e pratica di liberazione
Sofia Montecchiani, Il patrimonio del Centro di studi e documentazione sulla storia dell’Università di Macerata al servizio della Public History
Silvia Panzetta, “I Treni della Felicità” a Nonantola (Modena): un incrocio di fonti archivistiche e orali per la Public History dell’educazione
Stefano Pasta, Luca Bravi, Dal privato allo spazio pubblico. Le fonti sulla deportazione di rom e sinti come percorso di cittadinanza e riconoscimento
Tommaso Petrucciani, Dalla memoria alla storia. I monumenti agli studenti caduti nella Grande Guerra come documenti da valorizzare attraverso la didattica della storia
Clelia Tomasco, La voce dei maestri: le Conferenze magistrali nella Basilicata tra Otto e Novecento
Alberto Ventura, I registri di classe delle scuole elementari: un esempio di fonte per la Public History of Education

Note
Thesaurus Scholae. Fonti e studi sul patrimonio storico-educativo / Thesaurus Scholae. Sources and studies on school heritage
Fonti / Sources
8
Collana diretta da / Series directed by Anna Ascenzi (Università degli Studi di Macerata), Gianfranco Bandini (Universitàdegli Studi di Firenze), Elisabetta Patrizi (Università degli Studi di Macerata)

Il sito della collana: http://www.sipse.eu/collana-thesaurus-scholae

In copertina: illustrazione di F. Scarpelli per Il Giornalino della Domenica, Anno V, n. 44 del 30 ottobre 1910

  • Anna Ascenzi 0000-0002-2209-4584 - Università degli Studi di Macerata, Italia
  • Gianfranco Bandini 0000-0003-0477-7944 - Università degli Studi di Firenze, Italia
  • Carla Ghizzoni 0000-0002-6658-7954 - Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Italia

Titolo

Il patrimonio storico-educativo come fonte per la Public History of Education. Tra buone pratiche e nuove prospettive

Autori

Anna Ascenzi, Gianfranco Bandini, Carla Ghizzoni (edited by)

Pagine

1004

Anno di edizione

2024

Editore

Collana

Thesaurus Scholae. Fonti e studi sul patrimonio storico-educativo

Supporto

Digitale

Formato

PDF

E-ISBN

978-88-6056-969-1

Condizioni di vendita

Open Access